in Audio Analysis, Just for Fun

Natale non può essere Natale senza le canzoni di Natale.
Pensavate di essere sfuggiti alla tradizione buttando in discarica le lucine musicali del vostro albero di plastica, ma basta un giro per le radio o una corsa nei negozi per ritrovarsi di nuovo in preda all’euforia di Mariah Carey o al pacifismo di John Lennon.

Per rendere più buoni anche i nostri algoritmi, li abbiamo sottoposti all’ascolto di 25 note canzoni, in italiano, inglese, svedese, latino e sardo.

Hanno reagito così:

  1. Hanno estratto la componente melodica (le note) dalle canzoni
  2. Hanno ricercato similitudini tra pattern musicali (estensione del concetto di ritornello)
  3. Partendo dalla struttura legata al ripetersi di elementi musicalmente simili, hanno trovato affinità tra canzoni attraverso il confronto tra i pattern musicali emergenti
  4. Hanno rappresentato i risultati su uno spazio bidimensionale attraverso una riduzione dimensionale che utilizza una metrica adatta per mantenere l’informazione relativa alle sequenze musicali

Tutto questo mentre a Milano aspettavamo, invano, la neve.

Canzoni a confronto

Partiamo, ovviamente, da Jingle Bells.
Questa è la rappresentazione data dall’algoritmo.

La zona in viola è il ritornello. In viola scuro “Jingle bells, jingle bells Jingle all the way”. In viola più chiaro “Oh what fun it is to ride, In a one-horse open sleigh”.
Come si evince dall’immagine, la canzone si struttura insomma con 4 elementi musicali che si ripetono.

La mitica Last Christmas degli Wham! invece si fonda sulla ripetizione di due elementi melodici che si alternano con poche variazioni.

Rockin’ around the Christmas Tree (nella versione di Brenda Lee) presenta anch’essa degli elementi che si susseguono, intervallati da una parte strumentale (la zona viola chiara, molto evidente a metà canzone).

Rimanendo in tema “rock”, Jingle Bell Rock ha una struttura piuttosto semplice, con la parte verde in cui si sale:

What a bright time, it’s the right time
To rock the night away
Jingle bell time is a swell time
To go gliding in a one-horse sleigh

Sicuramente una struttura più complessa quella della classica Adeste Fideles! (qui nella versione di Enya). Ormai sapete come leggerlo: colori uguali raccontano strutture melodiche simili o identiche.

Le similitudini

Il grafico ci mostra, attraverso una riduzione dimensionale, canzoni dai pattern simili (nell’immagine rappresentate come più vicine tra loro) nelle quali, cioè, le diverse componenti melodiche si alternano in maniera similare.

Curiosamente si presentano, ad esempio, simili in quest’analisi So this is Christmas e Notte de chelu.

Ma anche White Christmas (nella versione dei The Drifters) e Do they know it’s Christmas (frutto della collaborazione tra molte star anni 80).

Chiudiamo con tre canzoni finali.

Una delle nostre preferite: Tomtarnas Julnatt, canzone di Natale svedese.

Un’altra delle nostre scelte: The Darkness — Christmas Time.

E, infine, perché è una tassa che bisogna sempre pagare in questo periodo dell’anno, ecco Mariah Carey, All I want for Christmas is you!

A cosa servono questi algoritmi?

Per la segnalazione di anomalie sonore in ambienti in cui le anomalie sono un segno di sospetto pericolo (fabbriche, mezzi di trasporto, cure domiciliari…), ma sono anche alla base di alcuni dei nostri motori di raccomandazione che sfruttano la similitudini tra suoni, immagini, concetti.


Interessato ad approfondire questa tecnica o a conoscere altre possibilità di analisi? Contattaci info@eliflab.com o visita il nostro sito www.eliflab.com